Il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Michele Dubini, ha assolto “per non avere commesso il fatto” i due detenuti del carcere “Pasquale Di Lorenzo” accusati di avere utilizzato un telefono cellulare in carcere. Si tratta di Francesco Catania, 40 anni e Castrese Carandente, 44 anni. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a un anno di reclusione.
La denuncia nei loro confronti era scattata il 5 dicembre del 2020 al termine di un controllo della polizia Penitenziaria nella cella che occupavano insieme a un terzo detenuto di nazionalità siriana. All’interno del bagno, in particolare, era stato trovato un telefonino con relativa Sim. Il terzo imputato, in precedenza, ha patteggiato la pena a 5 mesi di reclusione.
I difensori di Catania e Carandente, gli avvocati Daniele Re, Andrea Liguori e Carmelo Farruggia, avevano sostenuto che non vi fosse alcuna prova del fatto che anche loro utilizzassero il cellulare.
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