Il Tribunale di Sorveglianza di Palermo, accogliendo l’istanza dell’avvocato Samantha Borsellino, ha disposto l’affidamento in prova ai servizi sociali di Giuseppe Fanara, 36 anni, di Favara, condannato a sei anni di reclusione, per aver sparato alle gambe ad un immigrato di nazionalità nigeriana nel 2016 per contrasti legate al caporalato.
L’uomo, che ha quasi scontato la pena è tornato in libertà. La misura alternativa alla detenzione si esaurirà con il residuo di pena da scontare. Il trentaseienne dovrà osservare alcune prescrizione come l’obbligo di dedicarsi a stabile attività lavorativa e svolgere attività di volontariato.
Un percorso di risocializzazione, cominciato durante il periodo della detenzione in carcere, giudicato virtuoso e di buona prospettiva futura. Fanara venne arrestato nel maggio 2016 con le accuse di tentato omicidio, lesioni aggravate e detenzione illegale di armi.
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