L’assessore regionale ai Beni culturali Paolo Scarpinato interviene in merito al ritrovamento del grande altorilievo recuperato dal mare di San Leone. La natura del grande monolito, lungo più di 2 metri, è ancora incerta anche se qualcuno lo attribuisce al tempio di Zeus. Il reperto era stato segnalato già lo scorso anno dall’associazione “BC Sicilia”.
Dopo diversi tentativi andati a vuoto è stato recuperato grazie all’utilizzo di palloni di sollevamento che lo hanno riportato alla luce dal fondale in cui riposava da secoli, a soli 10 metri di profondità, poco fuori dal porticciolo turistico.
E’ stato quindi poi trainato con un mezzo nautico dei carabinieri fino al molo del porticciolo. Da qui, con mezzi messi a disposizione dal Parco archeologico della Valle dei templi di Agrigento, l’altorilievo è stato collocato in una grande vasca realizzata nei laboratori di restauro per il necessario primo trattamento di desalinizzazione. Il livello di conservazione del bene sarebbe comunque discreto, ma occorrerà un’accurata opera di pulizia per rivelarne i particolari.
Il recupero è stato frutto del lavoro congiunto della Soprintendenza del mare della Regione Siciliana e del Parco archeologico della Valle dei Templi, con il nucleo Tutela patrimonio culturale dei carabinieri di Palermo e il nucleo carabinieri subacquei di Messina. “È ancora prematuro stabilire l’origine e l’utilizzo dell’altorilievo – dichiara l’assessore Scarpinato –. Soltanto un attento lavoro da parte degli archeologi e dei tecnici potrà svelare la natura del reperto, già al vaglio degli esperti”.
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