“Il nostro giornale, il vostro perché lo facciamo insieme, con le idee del territorio, è l’esempio di uno specchio della Sicilia. C’è questo bellissimo binomio, il nome dell’isola e del giornale, che ci dà una forza incredibile: ottimismo, voglia di evolverci, voglia di cambiare. E farlo qui è un vero piacere perché questo è il luogo del mondo”. Lo ha detto Domenico Ciancio, editore del quotidiano La Sicilia, al museo archeologico Pietro Griffo di Agrigento dove si è tenuto il 79esimo anniversario dalla nascita del giornale.
Per l’occasione è stato organizzato un convegno dal tema “Una finestra sul territorio”.
“Il giornale deve essere locale perché dobbiamo offrire ai lettori, in edicola e sul sito, tutto ciò che accade sotto casa, ma anche quello che accade dall’altra parte del mondo perché vogliamo essere un giornale totalizzante – ha detto Antonello Piraneo, direttore de La Sicilia -. Il nostro è un mestiere affascinante perché abbiamo il privilegio e l’ambizione di essere gli occhi e le orecchie di chi sta a casa, raccontando e provando a spiegare quello che accade. Questo è il momento in cui i ragazzi soprattutto hanno la convinzione di sapere tutto, ma c’è la necessità di un’informazione autorevole, approfondita, della mediazione giornalistica”.
“Oggi che compiamo 79 anni ho il piacere di dire che, subito dopo Pasqua, il giornale sottoscriverà con il ministero dell’Interno e di Grazia e giustizia il protocollo d’intesa per portare il nostro giornale nelle scuole più a rischio del territorio di Catania e negli istituti penali minorili. Questo per sottolineare – conclude Piraneo – la valenza dell’informazione garantita, su quello che il giornale e il giornalista per informare”.
Poi ha preso la parola il presidente della Regione siciliana Renato Schifani. Ha parlato di tante cose che riguardano il territorio. Il primo pensiero è andato al Mandorlo in fiore. “E’ una manifestazione che dobbiamo rilanciare a livello internazionale”. Poi l’attenzione si è spostata sull’aeroporto di Agrigento. “In questo momento non è una priorità – ha affermato Schifani – siamo concentrati su una strategia diversa per chiudere alcune partite: il cargo a Comiso, la privatizzazione degli aeroporti per renderci più competitivi rispetto al mondo intero”.
Non è mancato il riferimento alle terme di Sciacca: “Alla Bit di Milano ho incontrato Federterme per capire che disponibilità potevano darci come know how. Ho fatto una riunione con i dirigenti per sapere in termini finanziari cosa serve per la ristrutturazione delle terme di Sciacca e Acireale. Noi abbiamo una grande occasione: l’accordo di coesione che firmerò con il premier Meloni che verrà a Palermo di 6,8 miliardi: inseriremo investimenti per le terme per rimetterle in funzione. L’impegno su Sciacca è fermo. Altro aspetto sarà quello gestionale: faremo un’evidenza pubblica per la gestione”.
Infine il riferimento al suo presunto stato di salute precario: “Girano chiacchiere secondo cui il presidente starebbe male. Venite in giro con me e vedrete che sto meglio di prima”.
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