Inflitti 3 anni e 3 mesi di reclusione ad un trentasettenne di Canicatti’, per le accuse di maltrattamenti e lesioni aggravate ai danni della moglie. La sentenza di condanna e’ stata emessa dai giudici della prima sezione penale del tribunale di Agrigento, presieduta da Alfonso Malato. Il pubblico ministero Giulia Sbocchia aveva chiesto sei anni e sei mesi.
I giudici, accogliendo in parte le richieste del difensore, l’avvocato Luca Lalomia, hanno concesso le attenuanti generiche. L’imputato dovra’, inoltre, risarcire la vittima, costituitasi parte civile con l’assistenza dell’avvocato Teresa Alba Raguccia, con 15 mila euro.
La donna sarebbe stata brutalmente picchiata con schiaffi, pugni e persino con un bastone per almeno due anni. Nemmeno la fuga in Germania da un’amica le sarebbe servita per evitare le violenze, perche’ il marito l’avrebbe contattata al telefono per minacciarla e costringerla a rientrare. In un’occasione ha riportato un trauma cranico e la frattura di alcuni denti. L’uomo, infatti, non si sarebbe limitato a prenderla a pugni ma le avrebbe sbattuto la testa contro il muro.
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