Utilizzo di lavoratori senza contratto di lavoro e scarse misure di sicurezza. Lo hanno scoperto, nel corso di tre accessi in altrettanti cantieri allestiti a Cattolica Eraclea e Sciacca, i carabinieri del nucleo Ispettorato del Lavoro del Comando provinciale della città dei templi, unitamente ai militari dell’Arma delle Compagnie di Agrigento e Sciacca. Tra i cantieri passati al setaccio c’è anche quello dell’area archeologica di Eraclea Minoa.
A Cattolica Eraclea un 58enne, amministratore della ditta esecutrice dei lavori, è stato denunciato per utilizzo di attrezzature non conformi, omessa recinzione del cantiere, montaggio ponteggio in assenza squadra minima prevista e omessa protezione scale in muratura. Deferito all’Autorità giudiziaria anche un 59enne, coordinatore della sicurezza, per omessa sospensione lavori in caso di pericolo grave ed imminente.
Restando in territorio di Cattolica, in un altro cantiere, un 55enne titolare di un’impresa è stato denunciato per omessa protezione scavo contro pericolo seppellimento e mancata formazione ed informazione. Nella vicina Sciacca, un imprenditore 44enne e un 39enne coordinatore della sicurezza, sono stati denunciati a piede libero. Il primo perché ritenuto responsabile di utilizzo ponteggio non a regola d’arte, omessa redazione progetto ponteggio e omessa esibizione Pimus (Piano di montaggio, uso e smontaggio dei ponteggi) e il secondo per omessa sospensione lavori in caso di pericolo grave ed imminente.
Nei tre cantieri controllati sono state verificate le posizioni di 18 lavoratori, uno dei quali è risultato “in nero” e altri 4 irregolari. A carico delle imprese appartenenti al 59enne e al 44enne sono stati adottati i provvedimenti di sospensione dell’attività lavorativa, per gravi violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Alla fine delle ispezioni comminate ammende per un totale di 85.000 euro e contestate sanzioni amministrative pari a 10.000 euro.
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