Scena muta davanti al gip per Salvatore Di Maggio, il 39enne di Grotte, arrestato nell’ambito dell’operazione “Locu” della Squadra Mobile di Catania, che ha smantellato la fiorente piazza di spaccio di San Cristoforo e ha fatto luce sui traffici di droga in provincia di Agrigento.
L’indagato, assistito dai suoi legali Alfonso Neri ed Evelyna Di Maggio, si è avvalso della facoltà di non rispondere. La Procura etnea etnea gli contesta l’acquisto, finalizzato alla vendita, di diverse partite di cocaina, marijuana-skunk e hashish.
In trentasei, fra cui Di Maggio, sono finiti in carcere. Per altri cinque sono stati disposti i domiciliari. Di Maggio è ritenuto uno dei principali acquirenti di droga, destinata alle piazze di spaccio della provincia di Agrigento, del “cartello” capeggiato attualmente da Domenico Querulo, detto “Domenico da za’ Lina”. Al grottese, inteso “Totò”.
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