E’ entrato nel vivo alla Corte di assise di Caltanissetta il processo nei confronti di due badanti di una anziana nissena e di alcuni operatori di una Casa di riposo, sotto accusa, a vario titolo, per abbandono di persona incapace, aggravato da morte. Gli imputati, secondo l’accusa, avrebbero avuto un ruolo nel provocare il decesso dell’anziana, in particolare coloro che rivestivano la funzione di badanti della donna, sarebbero accusati di non aver apprestato le necessarie cure e assistenza alla pensionata.
Dopo le dimissioni dall’ospedale, con prescrizioni di ossigenoterapia domiciliare, la stessa era stata prima portata in casa e dopo alcuni giorni sarebbe stata trasferita, ancora malata e incapace di provvedere a sé stessa per la broncopolmonite, febbre, ed insufficienza respiratoria, da cui era ancora affetta, in una Casa di riposo dove è deceduta il giorno dopo a causa di un’ insufficienza respiratoria acuta.
Gli operatori della struttura, dove l’anziana è stata ricoverata, per un solo giorno, sono accusati di aver omesso di predisporre adeguata assistenza nei confronti dell’ anziana perchè in presenza delle gravi condizioni cliniche della stessa non avrebbero chiamato il servizio di soccorso sanitario e provveduto al ricovero ospedaliero. La vicenda prende le mosse dalla denuncia dei parenti della donna, i quali da sempre affezionati alla stessa, avevano avuto sempre maggiori difficoltà ad incontrarla, dopo la morte del marito, e farle visita in quanto le visite annunciate venivano regolarmente disdette con varie scuse dai badanti sempre presenti in casa in quanto conviventi con la stessa.
Da alcune indagini è emerso che l’anziana, una volta rimasta sola dopo la morte del marito, aveva stipulato un contratto di comodato d’ uso di una villa in campagna al badante, inoltre la signora senza patente di guida e, come detto, affetta da varie patologie, aveva comprato una autovettura del valore di 45.000 euro ed infine con un testamento aveva lasciato in eredità i due appartamenti di proprietà della stessa e del marito: la casa in città e la villa in campagna, ad uno dei badanti, infine, ulteriori indagini hanno rivelato la presenza sul conto corrente bancario della pensionata di una modesta somma di denaro e nessuna traccia dei risparmi di una vita.
Nell’ultima udienza è stato sentito il medico legale il quale ha chiarito le cause del decesso della paziente, consistenti in una insufficienza respiratoria acuta, precisando che le condizioni della paziente non erano stabili al momento delle dimissioni dall’ospedale e che la Casa di riposo dove era stata ricoverata non era struttura idonea ad accogliere l’anziana perchè era necessario il monitoraggio continuo della funzione respiratoria e pertanto sarebbe stato necessario il ricovero in una Rsa o in una struttura con personale medico. Nel collegio difensivo, tra gli altri, gli avvocati Monica Malogioglio, Massimo Bellini, Sonia Costa e Giacomo Butera.
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