Proprio mentre al primo piano il sindaco Angelo Cambiano nominava uno dei due assessori che mancano per completare la giunta, dopo le dimissioni di Enzo Ripellino (Licata futura) e Adriano Damanti (Area rinnovamento), al pian terreno, all’ufficio protocollo si sono presentati i consiglieri di opposizione per ufficializzare la richiesta di discussione della mozione di sfiducia.
L’atto adesso passerà all’ufficio di presidenza del consiglio che dovrà convocare un’apposita seduta consiliare per la discussione. Tutto questo non prima dei 10 giorni e non dopo i 30 giorni dalla presentazione della mozione.
Sembra arrivare al capolino la diatriba politica tra il sindaco Cambiano e i consiglieri comunali di opposizione. Ma i numeri sembrano non esserci, per passare occorrono almeno 20 voti e i due consiglieri del Pd hanno detto che non la voteranno così come non la voterà il consigliere Angelo Iacono della lista ”Riprendiamo il cammino”. Ma si sa, in politica tutto può succedere.
Il sindaco Angelo Cambiano viene accusato di ”essersi discostato dal gruppo e dal progetto politico che hanno permesso la sua elezione” e che ”l’atteggiamento di superiorità del primo cittadino ha condotto ad uno svilimento del ruolo dell’organo democratico per eccellenza, ovvero il consiglio comunale verso il quale è stata mostrata scarsa stima e considerazione”.
La mozione andrà in aula, probabilmente, già nella prima settimana di agosto.
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