Tentato omicidio e rissa aggravata. Queste le pesanti accuse a carico di un 18enne italiano arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Licata su ordinanza del GIP del Tribunale di Agrigento.
I fatti contestati risalgono al mese di agosto dello scorso anno quando una rissa tra sei giovani era scoppiata all’interno di una comunità alloggio di Campobello di Licata, che accoglie ragazzi dal passato difficile.
Gli operatori avevano chiamato subito il ”112” ma, mentre i Carabinieri stavano accorrendo, uno dei litiganti aveva impugnato un coltello a serramanico, sferrando una coltellata al petto di un minore originario del Gambia e provocandogli una insufficienza respiratoria.
Il ragazzo fu salvato grazie a un intervento chirurgico d’urgenza eseguito dai medici dell’ospedale San Giovanni di Dio. Intanto l’aggressore, subito dopo aver sferrato la coltellata, si era dato alla fuga, facendo perdere le proprie tracce.
Giunti sul posto, i militari eseguirono un sopralluogo, interrogando i testimoni e sequestrando il coltello utilizzato. Da qui l’indagine svolta dai Carabinieri della Compagnia di Licata e della Stazione di Campobello di Licata su coordinamento della Procura della Repubblica di Agrigento.
Il 18enne, con attività tecniche e pedinamenti, è stato rintracciato e catturato in provincia di Catania. Lo stesso è stato posto agli arresti domiciliari.
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