Il referendum sulla rettifica territoriale tra i comuni di Agrigento, Aragona e Favara interesserà tutti gli aventi diritto al voto dei tre centri. Particolare che ha fatto pensare all’impossibilità di raggiungere il quorum, il 50% + 1 del corpo elettorale. Ma da notizie di questa mattina, pare non ci siano particolari problemi e che il quorum si potrà raggiungere ugualmente se i cittadini delle porzioni di territorio interessati dalla variazione dei confini saranno la maggioranza + uno. Infatti i loro voti saranno raccolti separatamente dai restanti cittadini chiamati al voto.
Il decreto di autorizzazione da parte dell’Assessorato regionale Enti locali è stato firmato, ma da più parti è sorto un dubbio. La questione è quella relativa alla variazione dei confini tra Agrigento, Favara e Aragona.
Si è sempre sostenuto che a essere interessati dal referendum sarebbero stati “solo” i residenti delle zone interessate, tra queste quella più popolata è sicuramente Favara Ovest (o Agrigento Est). Provvedimento regionale alla mano, si scopre invece che a essere chiamati al voto sono tutti gli aventi diritto dei tre centri.
Va da sé che subito si è pensato come in questo modo si dovrebbe alzare di molto il numero dei voti necessari per raggiungere il quorum, il 50% + 1 degli aventi diritto, che se venisse mancato, concluderà l’intera vicenda con un nulla di fatto. La paura è infatti che la restante fascia del corpo elettorale non direttamente interessata dalla “questione rettifica confini” non si presenti alle urne, vanificando gli sforzi fatti da altri per arrivare a questo risultato.
A seguito di questi dubbi, espressi da più parti, abbiamo chiesto lumi al deputato regionale Giovanni Di Caro. Lo stesso ci dice di aver chiesto spiegazioni ai competenti uffici regionali e che sarebbero emersi particolari rassicuranti.
In sintesi, è vero che il diritto di voto è stato riconosciuto all’intera popolazione ricadente nei comuni di Agrigento, Favara e Aragona. Il provvedimento regionale vuole dare a tutti gli aventi diritto la possibilità di esprimere la propria voce in capitolo. Allo stesso tempo, al fine di garantire il quorum e non rendere nullo tutto il procedimento, i voti verranno raccolti separatamente: da un lato quelli dei residenti delle frazioni interessate dalla rettifica territoriale, dall’altro i voti di tutta la cittadinanza dei tre centri.
In tal modo si creeranno due quorum distinti e separati e, secondo quanto annunciato dal deputato Di Caro, per rendere valido il referendum basterà che, in uno di questi due “gruppi”, vada a votare la metà più uno degli aventi. Ovviamente, per l’esito fruttuoso del referendum, si punta al quorum della fetta dei residenti nelle zone interessate dalla variazione dei confini.
Il decreto regionale che autorizza il referendum – la cui pubblicazione in Gazzetta Ufficiale era stata inizialmente annunciata per la giornata odierna – verrà probabilmente pubblicato venerdì prossimo 18 gennaio. Il referendum dovrà poi tenersi tra il 60esimo e il 120 giorno dalla data di pubblicazione. Ciò significa che, al più tardi tra qualche mese, si terrà la tanto attesa votazione con la quale gli abitanti di Agrigento Est potranno finalmente decidere o meno se tornare a essere, a tutti gli effetti, cittadini favaresi.
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