Manca meno di un mese agli esami di Stato per i maturandi che, il prossimo mese, completeranno il loro percorso di studi superiore. La “maturità”, quest’anno, cambia rispetto al passato.
I maturandi dovranno affrontare la prima prova scritta mercoledì 19 giugno prossimo, mentre la seconda prova si terrà il giorno dopo. Per gli studenti del quinto anno delle superiori manca meno di un mese all’inizio degli Esami di Stato, al termine dei quali chi passerà otterrà il diploma.
Adesso è periodo delle ultime interrogazioni e di preparazione alla maturità, che a partire da quest’anno cambia e di non poco rispetto a quella degli anni precedenti. A partire dal “quizzone”, la terza prova scritta, che viene abolita e che dunque non si farà.
Per potere essere ammessi all’Esame di Stato bisognerà aver frequentato almeno i tre quarti del monte ore scolastico e avere la sufficienza in ciascuna disciplina e in condotta. Il Consiglio di classe potrà deliberare l’ammissione anche con una insufficienza in una disciplina o gruppo di discipline valutate con un unico voto, ma dovrà motivare la propria scelta.
Su un totale massimo di 100 punti, i maturandi ne potranno ottenere fino a 20 da ciascuna delle due prove scritte e altri 20 dall’ultima prova, quella orale, per un massimo complessivo di 60 punti. I restanti 40 si potranno ottenere dai crediti scolastici con i quali si viene ammessi all’Esame di Stato. La commissione di maturità potrà eventualmente assegnare fino a 5 punti bonus, a patto che lo studente sia stato ammesso all’esame con almeno 30 crediti e che abbia totalizzato almeno 50 punti nelle tre prove.
Alla prima prova di maturità, quella di Italiano, gli studenti potranno scegliere tra tre diverse tipologie e sette tracce totali. L’esame avrà durata massima di sei ore e consente il solo aiuto del vocabolario d’italiano. La tipologia A prevede l’analisi del testo, la tipologia B il testo argomentativo, la tipologia C il tema di attualità.
Il secondo scritto è diverso per ogni indirizzo di studio e, a partire da quest’anno, può essere multidisciplinare e comprendere tutte le materie caratterizzanti un indirizzo di studio. Le novità non riguardano solo le materie oggetto d’esame ma anche la struttura dell’esame stesso.
All’esame orale, il maturando dovrà rispondere alla Commissione composta sia dai docenti interni che da quelli esterni. I nomi di quest’ultimi saranno resi noti, con ogni probabilità, a giorni. Da quest’anno si dirà addio alla “tesina”: agli studenti potranno essere chieste domande su tutto il programma di studi del quinto anno di superiori. I maturandi dovranno selezionare i materiali del colloquio, scelti dalla commissione, da una rosa di buste presentate a ogni candidato.
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