A Favara la situazione politica non va per niente bene. A dirlo sono i 7 consiglieri “illuminati” del M5S.
Sulla situazione politica al Comune di Favara, 20 giorni dopo la discussione sulla mozione di sfiducia alla sindaca Alba, intervengono i 7 consiglieri “illuminati” del M5S, quelli cioè che si sono schierati contro l’amministrazione della loro sindaca.
In una nota Carmelo Sanfratello, Carmelo Costa, Danila Baio, Giusy Sciara, Giuseppe Sorce, Massimo Liotta e Calogero Pirrera evidenziano come la mozione di sfiducia sia stata scampata in maniera quasi ridicola grazie al sostegno di una parte di “opposizione di governo” irresponsabile che ha preferito assentarsi o votarla negativamente pur di rimanere attaccata alla poltrona.
“Ad oggi – scrivono – sono passati 4 mesi dalle dimissioni dell’ex assessore alle attività produttive e 20 giorni dalle dimissioni dell’ex assessore ai lavori pubblici, posti che sono ancora vacanti”. Situazione che non sorprenderebbe i 7 firmatari della nota visto che dopo le dimissioni dell’ex assessore, nonché vicesindaco, Lillo Attardo passarono 3 mesi per la sua sostituzione.
“Ciò oltre a dimostrare confusione amministrativa – scrivono- evidenzia che l’inciucio con i consiglieri che hanno “salvato” il sindaco non ha trovato la quadra in termini di spartizione delle poltrone”.
E poi, secondo i 7 consiglieri, gli attuali assessori non brillerebbero per produttività.
L’assessore Caramazza -scrivono- è invisibile, quasi sconosciuto alla città, mentre l’assessore Bennica, che tanto inebria con gli spot la città, dimostra che il tema dell’ambiente e dei rifiuti è un tema di cui farebbe bene a non occuparsene più. Dopo il suo insediamento, i continui ed estenuanti cambi di calendario hanno snervato le famiglie favaresi e il nuovo divieto di conferimento dell’umido (ad oggi siamo a circa 130 giorni) non facilita di certo la situazione. Siamo in piena emergenza igienico-sanitaria, la città è invasa dai rifiuti e il servizio di scerbamento è inesistente.
Per i 7, anche all’interno della pubblica assise cittadina le cose non andrebbero bene.
Secondo loro, ai consiglieri comunali viene limitato l’esercizio del loro compito di indirizzo e controllo a causa delle convocazioni centellinate da parte del Presidente Di Naro. Le sedute vengono convocate con oltre 20 punti all’ordine del giorno – sottolineano- mentre potrebbero essere convocate più spesso per alimentare il dibattito politico.
Risulta evidente -scrivono- che il Presidente è asservito al Sindaco. La seconda carica cittadina ha dimostrato inadeguatezza nelle gestione del consiglio comunale. Nell’ultima seduta Di Naro non ha concesso il diritto di replica ad alcuni consiglieri. Lo stesso Presidente – continuano i 7 – dimostra di non avere il senso delle istituzioni, attaccando per fini politici con comunicati i consiglieri comunali e votando negativamente la mozione di sfiducia mentre la sua figura dovrebbe essere sopra le parti. Per i 7 il Presidente avrebbe dovuto astenersi nel rispetto di tutti i consiglieri comunali, dimostrando ancor di più che in questi 3 anni non ha capito il suo ruolo.
Insomma -concludono- siamo di fronte a una situazione disastrosa alla quale il sindaco e i consiglieri che la sostengono non vogliono mettere fine. A un anno e mezzo da nuove elezioni -scrivono ancora- si è deciso di andare avanti a stento e bivaccare, fregandosene della città e di tutte le conseguenze del caso.
Rimane l’amaro in bocca, perché la città aveva risposto con entusiasmo e con consensi a un percorso di cambiamento decantato in campagna elettorale. Cambiamento che c’è stato -dicono i 7- per pochissimi arrivisti politici, di contro la città ha subito l’ennesima umiliazione.
Se tutti gli esponenti del M5S della prima ora ne hanno preso le distanze, concludono Carmelo Sanfratello, Carmelo Costa, Danila Baio, Giusy Sciara, Giuseppe Sorce, Massimo Liotta e Calogero Pirrera, un motivo ci sarà.
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