Nonostante ieri, lunedì, sia ripresa la raccolta dei rifiuti a Favara, la situazione igienica della città continua a essere pesante.
Ciò accade dopo circa una settimana di sciopero arbitrario da parte degli operatori ecologici che avevano deciso di incrociare le braccia perché non ricevevano lo stipendio da due mesi.
Ieri, però, primo giorno di ritorno alla raccolta della spazzatura, una importantissima percentuale del territorio comunale non ha ricevuto il servizio. L’immondizia è rimasta in bella mostra davanti alle abitazioni di chi abitualmente preferisce non rientrare in casa i bidoni contenenti la maleodorante spazzatura, nonché sui balconi.
In realtà i netturbini avevano fatto sapere che per velocizzare le operazioni di pulizia della città erano disponibili anche a lavorare con straordinario, pagato ovviamente, in maniera ininterrotta h24 fino alla completa pulizia del paese.
Né ieri né oggi è giunto loro alcun ok e i lavoratori hanno quindi operato nel loro normale orario di servizio.
Stamattina è stato dato loro l’incarico di raccogliere solo le frazioni di Plastica e Vetro. Per il resto del materiale come umido, carta e altri materiali, si dovranno pertanto attendere i normali giorni di raccolta come previsto dal calendario.
Cittadini arrabbiati hanno tempestato di telefonate la redazione di SICILIA TV per lamentarsi di ciò.
C’è chi lamenta la terribile puzza che si avverte per la frazione umida in decomposizione e chi si ritrova con cumuli di pannoloni sporchi davanti alla porta di casa perché assiste infermi o ammalati.
“Siamo vicini ai lavoratori -ci dicono- ma se il servizio è ripreso, gli operatori ecologici dovrebbero fare il loro lavoro in maniera completa e corretta”. Lamentano infatti che, oltre a ieri, anche il servizio di oggi non sia stato eseguito regolarmente. Altri puntano il dito sull’amministrazione grillina di Anna Alba dicendo che non sa gestire i problemi.
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