Le riprese video effettuate da robot della Guardia costiera sul relitto naufragato lo scorso 30 giugno, fra Lampedusa e l’isolotto di Lampione, hanno confermato la presenza di 9 cadaveri. Un corpo è stato rinvenuto adagiato all’interno dello scafo, mentre altri otto sul fondale adiacente, nel raggio di circa 500 metri rispetto al luogo della tragedia..
Il barcone si è ribaltato ed è colato a picco a 7 miglia e mezzo dalla costa di Lampedusa. Il relitto è stato individuato dalla nave “Dattilo!” della Guardia costiera, con l’ausilio di un robot sottomarino (Rov) in dotazione ai nuclei subacquei. Continueranno nei prossimi giorni, non appena le condizioni meteorologiche lo consentiranno, le ricerche di eventuali dispersi.
Il recupero sarà un’operazione assai complessa, dai costi elevati fanno sapere dalla Procura di Agrigento, e sarà naturalmente necessaria l’autorizzazione del Governo.
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