Il pubblico ministero Maria Barbara Grazia Cifalinò ha chiesto l’assoluzione per vizio totale di mente per il 45enne Angelo Incardona che il 10 febbraio dello scorso anno ha ucciso a Palma di Montechiaro l’imprenditore Calogero Saito, 65 anni, freddato in strada, mentre stava salendo nella sua auto, solo perché a suo dire gli aveva lanciato uno sguardo minaccioso.
Gli sparò 12 colpi di pistola. Poco prima aveva ferito i genitori con altri due proiettili. A distanza di quasi due anni con il processo in corso di svolgimento davanti ai giudici della Corte d’Assise del Tribunale di Agrigento alle battute finali, il 45enne potrebbe essere assolto e il linea del tutto teorica scarcerato senza alcun provvedimento.
Secondo l’accusa che si avvale della perizia medica dello psichiatra Armando Inguaggiato, Incardona era “totalmente incapace di intendere e volere”. Il difensore dell’imputato, l’avvocato Calogero Li Calzi, si è associato alla richiesta del magistrato.
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