Il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento ha inflitto 6 mesi di reclusione per avere rivolto epiteti sessisti a un’avversaria politica nei confronti di Salvatore Gaziano, consigliere comunale di Santa Elisabetta ed ex candidato a sindaco riconosciuto colpevole di diffamazione aggravata ai danni del deputato nazionale Giovanna Iacono.
I fatti risalgono alla campagna elettorale per le Regionali del 2017, quando Iacono pubblicò sui social un post critico nei confronti di un soggetto che aveva affittato un locale di sua proprietà prima al Movimento 5 Stelle e poi alle liste di Nello Musumeci.
Gaziano si rivide in quello scritto e con un lungo post sui social sempre senza citare direttamente nessuno usò parole forti nel replicare alla questione del comitato elettorale. Molte delle offese avevano matrice sessuale ed erano chiaramente rivolte a una donna accusata di essere come una “cagna in calore”.
Gaziano è difeso dagli avvocati Gerlando Aldo Virone e Francesco Greco. “Si tratta di una vicenda per me dolorosa – commenta Iacono –, rispetto alla quale però ho deciso di non tirarmi mai indietro non solo per tutelare la mia reputazione, ma a difesa di tutte le donne che sono ancora oggi troppo spesso bersaglio di commenti beceri e insulti squallidi di natura spiccatamente sessista. Nessuna di noi deve abbassare la testa dinanzi ad episodi di questo tipo”.
“Non bisogna mai arrendersi davanti all’offesa e davanti alla violenza – conclude Iacono – qualsiasi forma assuma. Mai. Ringrazio il mio avvocato, Giuseppe Barba, per la sua professionalità e per la sua umanità, per avermi accompagnata in questo lungo e complesso percorso giudiziario. I miei familiari, le compagne e i compagni del PD a ogni livello, e tutte le persone, tante, che mi sono state accanto in questi anni”.
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