Approvato in commissione Affari istituzionali a Palermo il disegno di legge che riguarda la riforma degli enti locali, che quindi potrà essere calendarizzato nelle prossime settimane per l’Aula. Relatore sarà Ignazio Abbate (Dc), 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐈 𝐂𝐨𝐦𝐦𝐢𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐀𝐟𝐟𝐚𝐫𝐢 𝐈𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢.
Una riforma che riguarda diversi aspetti della gestione quotidiana degli enti locali, e in particolare: la nuova formula dei collegi dei revisori dei conti nei Comuni, l’aumento di una unità nel numero degli assessori componenti delle giunte di qualsiasi Comune, l’aumento della presenza minima di genere all’interno delle squadre assessoriali dei comuni (da un componente a un quarto del numero totale degli assessori).
Prevista inoltre l’introduzione del consigliere supplente, che subentra quando un consigliere viene nominato assessore e quindi sospeso dalla carica elettiva: il ddl prevede, in questo caso, la possibilità di ritorno alla carica di consigliere al termine del mandato assessoriale. La riforma introduce poi la modifica della normativa dei permessi per la partecipazione dei consiglieri comunali alle commissioni e alle riunioni dei capigruppo e il turno elettorale nella sessione autunnale. Farà inoltre il suo esordio anche il tagliando antifrode sulle schede elettorali delle elezioni comunali e vengono modificati i termini per le variazioni di bilancio per i comuni in gestione provvisoria o in esercizio provvisorio. Cambia la norma in materia di sfiducia dei sindaci: nei piccoli comuni sarà necessario il 70% dei voti di sfiducia dei consiglieri comunali.
“Un lavoro durato un anno – commenta Abbate – che mette mano a tante lacune sugli enti locali in Sicilia. La nuova legge farà chiarezza e porterà gli enti locali siciliani in linea con gli standard nazionali ed europei. Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato alla sua stesura, come l’Anci Sicilia o gli ordini professionali e naturalmente tutti i componenti della prima commissione, opposizione e maggioranza, il cui contributo di idee è stato fondamentale.
Commenta articolo