Per la rubrica la “Voce del Cittadino” diamo voce a due persone di Favara: una nonnina non vedente e al nipote. Purtroppo comportarsi da cittadini modello non sempre conviene. Convivono da giorni con la spazzatura e non ce la fanno più. Chiedono alla sindaca di pagare i netturbini!
Con lo sciopero dei netturbini in servizio a Favara era facile immaginare ci sarebbe stato il conseguente aumento di cumuli di spazzatura per le strade e le piazze della città.
Nascita di discariche selvagge che l’attuale amministrazione comunale pentastellata non è mai riuscita a debellare, sempre che ci abbia davvero provato.
Nel frattempo la raccolta della spazzatura porta a porta non viene effettuata ma i cittadini continuano a pagare il servizio a vuoto.
Alcuni cittadini intanto che non vogliono mantenere la spazzatura in casa corrono ai ripari gettandola, in maniera autonoma e abusiva, per strada.
Davvero un peccato. I favaresi ogni anno sono chiamati a esborsare una somma complessiva di diversi milioni di euro per un servizio che l’amministrazione comunale non riesce ad assicurare.
Ma che succede se c’è qualcuno che invece si comporta da cittadino modello?
Potrebbe succedere quello che sta accadendo a due persone di Favara, nonna e nipote che non ce la fanno più e hanno chiamato in aiuto SICILIA TV per denunciare la loro insostenibile situazione.
I due sono oramai costretti da qualche giorno a vivere a stretto contatto con la loro spazzatura in casa. Ad aggravare il tutto è poi il fatto che a causa del forte fetore nell’abitazione, non riescano nemmeno a mangiare.
La rubrica “La voce del cittadino” oggi da spazio a Giuseppe Mejri e alla nonna, la signora Maria Castronovo.
I due vivono a piano terra in una abitazione di via San Bartolomeo, zona di Via Agrigento, all’incontro con Via Gorizia. Il nipote assiste la nonna che è pure non vedente.
Varcata la soglia di ingresso della casa dove vivono i due, ad accoglierci è la spazzatura, umido, secco e ingombrante, ferma davanti le scale.
I signori non possono disfarsi della spazzatura perché questa non viene raccolta dai netturbini.
Da cittadini modello non vogliono nemmeno disfarsene gettandola in giro. Non vogliono neppure lasciarla fuori casa per via dei cani che potrebbero spargerla in giro. Ecco che quindi sono costretti a convivere con l’immondizia.
Sono in alcune occasioni giunti a preferire di evitare di mangiare: il nauseabondo odore emanato dalla spazzatura fa passare l’appetito, ci hanno detto. “Al massimo – hanno aggiunto – prendiamo un caffè”. In altri momenti, per fare quanta meno spazzatura possibile, comprano un panino o qualcosa di pronto.
Ma non è ancora finita qui. La spazzatura, continuano, porta insetti, topi e scarafaggi di cui i due farebbero volentieri a meno.
E con la zona rossa adesso, sempre liggi alle imposizioni, non possono nemmeno uscire di casa!
Giuseppe Mejri e la signora Maria Castronovo lanciano quindi un appello alla sindaca Alba affinché dal Municipio si decidano a pagare i netturbini.
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