RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO UNA NOTA DELL’ON. GIOVANNI DI CARO, M5S, nella qua
Di solito un sindaco, dopo 5 anni di lavoro e prima di lasciare l’amministrazione, chiama tutti i suoi dipendenti in un’assemblea di commiato, in cui il capo dell’amministrazione ringrazia e saluta i lavoratori, di ogni ordine e grado, per il lavoro svolto durante i cinque anni in cui il sindaco ha amministrato. Un sindaco degno di questo nome ha quasi il dovere di farlo.
Non è il caso della (ex?) sindaco di Favara che opta per una “conferenza stampa” al vetriolo in cui, anziché salutare e ringraziare con stile ed eleganza, lancia accuse e falsità su tutti. Compresi i propri dipendenti.
La (ex?) sindaco di Favara approfitta della “conferenza stampa” per attaccare ad alzo zero i propri dipendenti. Li etichetta come fannulloni che stanno tutto il giorno a non far nulla rubando lo stipendio.
Queste accuse, in un momento storico molto delicato per la città dove molti favaresi affrontano le difficoltà economiche causate dalla pandemia, trasforma i dipendenti del comune (a maggior ragione i precari) in bersagli da detestare.
La (ex?) sindaco di Favara sicuramente non sa di esser stata il datore di lavoro dei dipendenti che accusa ed etichetta come nullafacenti.
Quindi ci sarebbe da chiedersi: cosa ha fatto in questi 5 anni il sindaco di Favara per far lavorare, o punire chi non lo ha fatto, visto che vanta tra i suoi successi la rivoluzione della pianta organica dell’Ente. Nulla.
Delle due una: siamo davanti ad un (ex?) sindaco, totalmente incapace, che scarica le su responsabilità anche sui propri dipendenti; oppure si tratta di un (ex?) sindaco, totalmente incapace, che mente sapendo di mentire uscendo di scena nel peggiore dei modi possibili.
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