Tra le dichiarazioni fatte ieri, giovedì 15 luglio, in conferenza stampa dalla dimissionaria sindaca di Favara, Anna Alba, alcune hanno interessato il personale precario in servizio al Municipio.
“Una serie inquietante di FAKE NEWS“, hanno scritto i precari in una nota che pubblichiamo integralmente qui di seguito. “Sarai ricordata – è scritto quasi in conclusione alla lettera – per essere stato il primo Sindaco ad aver dichiarato dissesto e soprattutto per aver abbandonato in maniera codarda i tuoi concittadini in mezzo ai rifiuti, un bel gesto d’amore non c’è che dire“.
Ecco la nota integrale:
Una serie inquietante di Fake News
Premesso, che possiamo affermare senza tema di smentita di non essere un soggetto politico, come Coordinamento dei Precari di Favara, dopo l’assurdo attacco subito dalla Sindaca dimissionaria nella conferenza stampa di oggi (ieri, ndr) non possiamo tacere e non replicare alle tante false accuse rivolte a noi lavoratori.
Dopo innumerevoli richieste di incontro recapitate sin dal mese di gennaio finalmente in data 01 aprile (sigh) otteniamo un incontro ufficiale alla presenza dei sindacati e dell’Assessore Maggiore, l’Assessore ci annuncia un piano di stabilizzazione per tutti i 248 i precari in forza all’Ente sulla scia di quanto fatto dal comune di Bolognetta, assicurandoci che lei e la Sindaca si erano recati a Palermo presso l’Assessorato al Lavoro ed avevano ottenuto rassicurazioni sulla fattibilità di questo piano, ovviamente le organizzazioni Sindacali presenti sono entusiasti di condividere e fare propria la proposta dell’ A.C.
Seguono due mesi di assoluto silenzio e di vane richieste di incontri sul tema della stabilizzazione, si arriva così ai primi di giugno dove L’A.C. riesce nell’ardua impresa di smentire se stessa, ovvero ci informa che il percorso di stabilizzazione individuato non si può attuare in quanto non siamo più nelle condizioni di dissesto cioè a dire di avere i bilanci sospesi , a questo punto sale la tensione tra i lavoratori che si sentono presi in giro per la logica deduzione che durante i tre anni precedenti l’Ente si trovava nella condizione di poter stabilizzare tutti ( a costo zero con finanziamenti regionali già stanziati fino al 2038).
Ne consegue la proclamazione dello stato di agitazione da parte dei lavoratori, che vengono poi convocati dalla Sindaca con la proposta dell’istituzione di un tavolo permanente per la risoluzione del problema, anche se convinti che il tavolo ci faccia perdere solo del tempo prezioso, accettiamo per essere propositivi e collaborativi e dare il nostro contributo al dialogo.
Il tavolo viene istituito formalmente venerdì 02 luglio e lo stesso giorno il Presidente procede alla convocazione tramite formale richiesta protocollata per giorno martedì 6 luglio, e bene pur essendo state preventivamente avvisate né la Sindaca ne l’Assessore Maggiore si presentano alla riunione, a questo punto i colleghi sentendosi presi in giro per l’ennesima volta decidono di abbandonare il tavolo e di confermare lo sciopero di Venerdi 9 Luglio svoltosi in seguito davanti alla Prefettura di Agrigento.
Venerdì pomeriggio l’Assessore ci rassicura sul fatto che avrebbe ricevuto una delegazione nella giornata di lunedì mattina, a questo punto noi non fidandoci (ed i fatti ci daranno ragione ) chiediamo che contestualmente all’incontro programmato si tenga una assemblea dei lavoratori in piazza Cavour. Nella tarda mattinata L’Assessore finalmente risponde al telefono asserendo di stare poco bene e di rinviare l’incontro al pomeriggio.
I lavoratori che ogni giorno si ritrovano in piazza pacificamente durante il sit-in fuori dall’orario di servizio attendono fiduciosi l’arrivo dell’Assessore fino alle 20,30, in seguito ci viene comunicato che l’incontro veniva rimandato all’indomani mattina. Arriviamo quindi a martedì mattina e dopo più di tre ore sotto il sole nella vana attesa dell’Assessore, i lavoratori decidono di salire al terzo piano del palazzo di vetro per sollecitare l’incontro con l’Assessore Maggiore o meglio ancora con la Sindaca, ci viene detto dal capo di gabinetto che la Sindaca era ad un funerale di un parente e sarebbe arrivata più tardi, mentre L’Assessore raggiunta telefonicamente ci dice che si trovava nella locale Tenenza dei Carabinieri e sarebbe arrivata entro pochi minuti …… stiamo ancora aspettando. Circa alle ore 13,00 arriva la Sindaca che ci informa che è inutile che parlavamo con lei in quanto si era dimessa e ci consiglia di andare direttamente dal prefetto, di conseguenza abbandoniamo il palazzo di vetro e c’è ne torniamo mestamente a casa.
Il pomeriggio dello stesso giorno il Presidente del Consiglio insieme con L’Assessore Caramazza incontra una trentina di precari nella sala Consiliare avvisandoli che se le dimissioni della Sindaca non fossero rientrate il loro contratto rischiava di non essere rinnovato alla scadenza del 31 agosto ovviamente per il rispetto dovuto e riconosciuto ai soggetti menzionati nessuno di noi pensa che si sia trattato di un ricatto politico ma piuttosto di un lodevole quanto tardivo tentativo per far rientrare la protesta in atto.
Alcune considerazioni sui fatti:
1) Ad oggi nessun politico ci ha sostenuto, quindi l’unico tentativo di strumentalizzazione politica lo ha fatto tu Cara Sindaca sostenendo che le tue dimissioni sono state causate dalla nostra plateale protesta, non puoi addossarci questa responsabilità con la cittadinanza, anche perché rischiamo che i nostri compaesani c’è l’abbiamo con noi per non averlo fatto almeno 4 anni prima.
2) Accusare alcuni di noi di essere dei fannulloni equivale a darsi la zappa sui piedi. Ti ricordiamo infatti che il datore di lavoro in questi 5 anni trascorsi eri tu e una donna coraggiosa come spesso ti piace definirti non pensiamo avrebbe avuto problemi a risolvere tale problematica.
3) Hai volutamente fatto passare alla cittadinanza il messaggio che per stabilizzare i precari erano necessari diversi milioni di euro, quando sai benissimo che noi non incidiamo per niente sulle casse comunali, un tentativo meschino da parte tua per metterci in cattiva luce agli occhi dei nostri concittadini.
4) Teniamo a precisare che la delibera di stabilizzazione del 4 luglio a cui fai riferimento non è altro che un assegno a vuoto in quanto prevede che la stabilizzazione sia condizionata all’approvazione dei consuntivi di bilancio 2019 e 2020 e dal mese di agosto sarà necessario anche approvare il previsionale 2021.
5) In questi 19/88 giorni che ti rimangono ti consigliamo di raccordarti meglio con il tuo capo di gabinetto, tu sostieni che ti trovavi dal dirigente per il piano del fabbisogno triennale lui invece asserisce che eri ad un funerale, a meno che il piano lo stavi redigendo direttamente al funerale.
In conclusione siamo sicuri che passerai sicuramente alla storia, ma non come vai sbandierando ai quattro venti per essere stata la prima Sindaca donna di Favara (tra l’altro non si capisce quale sia il merito) ma ahinoi sarai ricordata per essere stato il primo Sindaco ad aver dichiarato dissesto e soprattutto per aver abbandonato in maniera codarda i tuoi concittadini in mezzo ai rifiuti, un bel gesto d’amore non c’è che dire.
Ma del resto con la consueta arroganza che ti ha sempre contraddistinto in questi cinque anni a te cosa importa, come diceva il grande Alberto Sordi nel film il Marchese del Grillo “io so io, e vo non siete un c…o”.
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